La Villa del Maestro Giuseppe Verdi - Sito ufficiale del Comune di Villanova sull'Arda (PC) - Piazza G.Marocchi n.1 - 29010 | comune.villanova@sintranet.it

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La Villa del Maestro Giuseppe Verdi

Turismo e Storia
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via Verdi n. 22
Sant' Agata di Villanova sull'Arda (PC)
Info: 0523 830000
Fax: 0523 830700
E-MAIL info@villaverdi.org

Non si può dire di conoscere il Maestro Giuseppe Verdi se non si è visitato la casa che abitò per lungo tempo e alla quale amava sempre tornare dai suoi viaggi in Italia e in Europa. Villa Verdi a Sant’Agata, una frazione di Villanova sull’Arda, è la proprietà che Giuseppe Verdi acquistò nel 1848, abitandovi a partire dal 1851 e rendendola progressivamente sempre più sua. Fu Verdi, infatti, che eseguì di proprio pugno gli schizzi, dette indicazioni scritte e dettagliate per la scelta dei materiali e le misure del progetto di ampliamento della casa originale, fino a farla diventare come egli volle e come oggi la vediamo. In questo luogo il più celebre compositore italiano visse e lavorò, godendo di un isolamento necessario al suo genio creativo e al suo carattere, schivo e riservato. L’originaria casa padronale di campagna, acquistata da Verdi, divenne così in pochi anni la residenza dove i canoni estetici del tempo e i suoi personali gusti trovano una perfetta realizzazione che, ancora adesso, il visitatore più attento può comprendere e ammirare. Villa Verdi oggi, mantenuta nello stato conservativo dei tempi del grande compositore, rappresenta la migliore chiave di lettura per comprendere lo spirito immortale del genio e dell’uomo Verdi.

Tra i cimeli più significativi vi sono i pianoforti che Verdi utilizzò. Il ritratto in stucco di Giuseppina dello scultore Tenerani, il ritratto in terracotta di Verdi di Vincenzo Gemito, autografi manzoniani, medaglie e ricordi del Requiem, foto originali, la biblioteca musicale del Maestro e numerose altre memorie. Nella stanza attigua allo spogliatoio di Verdi, è stata rimontata la stanza che custodisce il letto su cui morì il 27 gennaio 1901 a Milano e una vetrina con il calco funebre del volto e della mano destra. All'esterno si trova il vasto parco all'inglese, con le sepolture dei cani di Verdi, diverse piante rare, il laghetto e sculture del veneziano Giuseppe Torretti provenienti dalla Villa Pallavicino di Busseto.

Il Parco della Villa Verdi
“…Si cominciò con infinito nostro piacere a piantare un giardino, che in principio fu detto il giardino della Peppina. Poi si allargò e fu chiamato il suo giardino; e ti posso dire che in questo suo giardino vi zareggia (sic) or tanto che io son ridotta a pochi palmi di terreno”: così si esprime Giuseppina Strepponi in una lettera inviata alla contessa Maffei nel 1867. affetto e una leggera ironia per un Verdi che ama appassionatamente la sua terra, dedicandovi tempo e cure. I due pioppi, il grande platano ancora oggi esistente e le poche querce che trova quando acquista il terreno diventano il poco tempo un’oasi di verde ricca di angoli suggestivi e di armonia. Il perfetto equilibrio di luci e ombre, cercato e studiato dal Maestro scegliendo le piante, la disposizione delle statue, della grotta, del laghetto, creano uno spazio dove trovare riposo e ispirazione, consentendo l’appagamento del suo senso estetico e della sua curiosità.

 
 
 
 
 
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